Lo diamo sempre per scontato, ci poniamo un obiettivo, ci buttiamo in acqua per prepararlo, la prima settimana siamo super motivati e ci diamo dentro come dei guerrieri, poi subentra la stanchezza, guardiamo il cronometro e i tempi di percorrenza iniziano a salire, scende invece la curva della supercompensazione e sciaguratamente senza considerare quest’ultima iniziamo a farci le così dette “seghe mentali”! Ecco che dopo poco tempo iniziamo a mettere in dubbio noi stessi pensando che se dopo così poco tempo gia non siamo più performanti forse c’è qualche problema, non siamo abbastanza bravi? Forse l’allenamento è sbagliato? Cosa sta succedendo? Una settimana fa volavo e adesso “sono fermo”!
È tutto normale, se tu “stressi” il tuo corpo allenandoti forte è normale che le prestazioni non siano più brillanti come prima, devi dargli il tempo di “recuperare“ e armandoti di pazienza devi dare a te stesso il tempo di finire il ciclo di lavoro programmato con il tuo allenatore, micro, meso o macro non fa nessuna differenza, bisogna saper aspettare prima di mettersi dei dubbi!
Questo comporta che quando ci si pone un obiettivo bisogna considerare che il risultato non arriva subito, non è come scaricare una app su cellulare e subito si ha un miglioramento, bisogna dare tempo al corpo di adattarsi ma sopratutto mentalmente bisogna essere forti e pronti ad affrontare un lungo periodo di lavoro in cui le soddisfazioni in termini di tempi e prestazioni sembreranno tutto il contrario!
Quando si dice che il lavoro ripaga sempre è vero!
Ma per accettare tutta la sofferenza che ci aspetta prima di ottenere (forse) il nostro risultato, come dice Michael Phelps nel suo libro No Limits, È ESSENZIALE ESSERE MENTALMENTE FORTI!
Quando ci si mette in dubbio, quando si pensa di voler ottenere subito il risultato, quando non si ha la pazienza di fare il percorso, quando si rosica perché il compagno di squadra vola e voi siete dei piombi, quando avete dei pensieri negativi sulla vostra riuscita state mettendo un limite al vostro successo, e porre un limite significa limitare il traguardo stesso che vi siete prefissati!
Al contrario, se si pensa che nessun obiettivo sia troppo alto automaticamente vi state avvicinando al vostro obiettivo proprio perché state togliendo dei limiti che vi possono ostacolare!
Michael Phelps ha costruito il suo successo pensando questo: Quanto più usi l’immaginazione, tanto più veloce e poi andare. Se pensi con tutte le tue forze di realizzare l’impensabile, va bene lo realizzerai! Il cielo è il limite!