“Take your marks” and go!
L’Energy Standard Cup ha preso finalmente il via in una soleggiata Lignano la cui piscina olimpionica Getur sta ospitando le nazionali giovanili di Italia, Germania, Gran Bretagna e la compagine mista russo-ucraina dell’Energy Standard Team.
Per l’Italia, al comando nella provvisoria classifica a squadre, subito otto ori con Giovanni Barison (400 misti, 4’33”69), Sara Franceschi (400 misti, 4’51”97), Giulia Borra (100 sl, 58”19, prima personale), Emanuel Fava (200 dorso, 2’04”72), Jacopo Bietti (200 dorso, 2’01”22, pp), Sara Gusperti (50 farfalla, 28”23, pp), Alberto Razzetti (50 farfalla, 25”21, pp), 4×200 sl (Chirico, Mascolo, Razzetti, Berton, 8’07”77). Cinque gli argenti, andati al collo di Matteo Cattabriga (400 misti, 4’35”88), Giacomo Carini (400 misti under 18, 4’29”69), Luca Chirico (100 sl, 52”88, pp), Ilaria Cusinato (50 farfalla, 27”93, pp), Giovanni Izzo (50 farfalla, 24”93).
Cinque i bronzi, appannaggio di Giuseppe Petriella (100 sl, 53”35, pp), Giovanni Izzo (100 sl, 51”15), Giulia Ramatelli (200 dorso, 2’15”10), Lorenzo Glessi (200 dorso, 2’05”90), 4×200 sl under 18 (Proietti Colonna, Cusinato, Bracco, Pirovano, 7’59”27).
Un inizio che è stato giudicato positivamente dal direttore tecnico Cesare Butini. Da lui sono arrivate parole di apprezzamento anche per chi non è andato a podio e per chi, come ad esempio Manuel Frigo, si è fatto trovare pronto per sostituire Alessandro Bori.
Nota di cronaca: la staffetta 4×200 stile della Gran Bretagna (Cole, Murphy, Southward, Hofland) è stata squalificata per aver modificato l’ordine dei partenti.
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