Non mi soffermerò sui pochi già qualificati per i mondiali di Windsor e sulle solite cose dette e ripetute sui vari Gregorio, Gabriele etc, vado dritto alla fine della pubblicazione di oggi su Federnuoto riguardo i criteri di qualificazione dei mondiali canadesi in vasca corta in programma a dicembre.
Perche?
Perche nelle ultime due righe si racchiude quel concetto del quale io sono grande sostenitore da tempo: SARÀ INOLTRE FACOLTÀ DEL DIRETTORE TECNICO, NELLE GARE CON POSTI ANCORA LIBERI, CONVOCARE GIOVANI NUOTATORI O NUOTATRICI EMERGENTI.
Quindi alla luce di questa facoltà speranzoso aggiungerei alla lista non solo personaggi “scontatissimi” quali Martinenghi o Carini giusto per citarne qualcuno, ma tanti o tante altre che possono tramite un percorso formativo di 4 ANNI essere i nostri rappresentanti nazionali a Tokyo.
La mia idea di percorso ovviamente non va fraintesa ma casomai approfondita ad ampio spettro ma sopratutto con larghe vedute su quelle che sono le prospettive del nostro nuoto anche e sopratutto guardando indietro a Rio dove oltre i soliti noti pare che ancora non ci sia un vero e proprio rimpiazzo dei big nazionali, lo ribadisco, sono sicuramente orgoglioso degli ancora grandi traguardi dei veterani ma guardò dietro loro con un po’ di preoccupazione, questo momento può costituire l’opportunità per la nostra federazione per escogitare le mosse giuste al fine di costruire un grande quadriennio con i tanti giovani o giovanissimi che abbiamo a disposizione.
Fatte le mie strambe considerazioni invito tutti i nostri emergenti a darsi da fare per guadagnarsi un posto tra i grandi e spero che la facoltà di Cesare Butini sia estesa in eccesso verso le nostre giovani promesse!
Forza ragazzi cogliete l’attimo!
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