Da Federnuoto.it :
Tania da dieci e lode, Elena al primo squillo internazionale. La terza giornata all’Aquatics Centre di Londra si tinge d’azzurro con Cagnotto (Fiamme Gialle / Bolzano Nuoto), campionessa mondiale della specialità che tra quattro giorni compirà 31 anni, che si conferma regina europea da un metro vincendo il suo settimo oro nella specialità (quarto consecutivo), undicesimo individuale e diciottesimo totale per 26 medaglie continentali. L’azzurra, che ad agosto parteciperà alla quinta edizione dei Giochi Olimpici, superando due mostri sacri come il padre Giorgio e Klaus Dibiasi, tentenna sul doppio e mezzo avanti chiuso al sesto posto, poi recupera da fuoriclasse e chiude con 284.15 punti. All’escalation della bolzanina si aggrappa Elena Bertocchi, ventiduenne milanese di Esercito e Canottieri Milano che finora aveva raccolto come miglior piazzamento un quarto posto lo scorso anno a Rostock ai campionati europei di specialità, che con una gara regolare conquista uno splendido argento a 2.85 punti di distanza dal suo idolo (281.30).
L’ultima doppietta europea fu a Torino 2009 con l’oro della Cagnotto e l’argento di Maria Marconi, mentre per l’europeo di tutte le specialità bisogna risalire a irca 40 anni fa: Giorgio Cagnotto (oro) e Klaus Dibiasi (argento) dai tre metri a Barcellona 1970, coi due che si scambiarono il piazzamento a Vienna 1974.
“Pochi minuti prima della gara ho avuto un leggero calo di zucchero; Tania mi ha tranquillizzato e passato una bevanda energetica. Ero nervosa, ho mangiato poco, ma per fortuna mi sono ripresa alla grande – racconta Bertocchi, tre ori consecutivi agli europei juniores ad Helsinki 2010, Belgrado 2011 e Graz 2012, di cui due da un metro – Superato lo scoglio nervoso del primo salto, sono riuscita a concentrarmi e a gestire la tensione e sono soddisfatta della prestazione. E’ molto importante saltare vicino a Tania nelle competizioni italiane; più mi avvicino a lei e più so di essere competitiva a livello internazionale. Non ho mai pensato di batterla, neanche quando le stavo davanti; il mio obiettivo era la medaglia e ne sono orgogliosa. Questo argento è un punto di partenza e mi trasmette fiducia verso il prossimo quadriennio che spero culmini con la partecipazione alle Olimpiadi. Sto lavorando bene e sto incrementando le mie potenzialità e il mio livello di prestazioni. Adesso mi dedicherò ai tre metri, sperando di ottenere analoghi risultati. Ho cominciato a tuffarmi a 5 anni alla Canottieri Milano perchè ero l’unica che riusciva a centrare il salvagente; così quasi per gioco è iniziata la mia carriera ed ora voglio arricchire la mia avventura e viverla fino in fondo”.
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