I ragazzi, i costumoni, le prestazioni: da Allenatore Assassino voglio dire la mia.

VRIC CARBONIUM WOMANTante volte ho pensato di scrivere quello che sto scrivendo poi però mi sono sempre bloccato pensando che magari stavo affrontando un argomento un po’ complicato e nel rischio di dire castronerie ho sempre preferito non scrivere nulla.

Solo che nelle ultime 24 ore tutta una serie di piccole pubblicazioni (con suggerimenti più o meno credibili) trovate nel Web abbinate ad un colloquio con due genitori nel mio negozio mi hanno portato a mettere in atto quello che ho sempre voluto fare, parlare di questo rapporto tra i ragazzi, i costumoni gara e le loro prestazioni sportive, leggete sapendo che il mio mestiere è fare l’allenatore (Assassino) ma gestisco anche una attività commerciale che vende appunto anche costumoni da gara (le peggiori lingue diranno che questo è un articolo che mira a fare pubblicità)(la mia risposta è: se anche fosse?).

Anyway.

Prima di tutto deve essere chiaro che la mia non è una presa di posizione nei confronti di nessuno ma sono semplicemente un insieme di valutazioni che ritengo opportuno dal basso della mia piccola esperienza di allenatore rendere note perlopiù ai ragazzi affinché loro capiscano una volta per tutte quale è la reale utilità dei costumoni e quale dovrebbe essere il criterio del loro utilizzo.

A prescindere dall’azienda che produce il costume da gara, a prescindere dai costi di un capo di tale portata, ritengo che sia fondamentale per gli atleti che comprendano una volta per tutte che la prima cosa che deve essere imparata nel nuoto non è quella di comprare il costumone “migliore” ma quella di imparare a nuotare bene, perché diciamoci la verità, la stragrande maggioranza degli atleti giovani, e mi riferisco soprattutto alle categorie ragazzi ma anche junior, a tutti i livelli di bravura sono convinti che comprando un costume piuttosto che un altro la loro prestazione cambi, sono convinti che indossando un capo che copre parzialmente la superficie del corpo, il vantaggio prodotto sia tale da corrispondere all’esecuzione di grandi prestazioni, nulla di più sbagliato!

Elastano, fibra di carbonio, plasma, tra poco verrà inventato qualcos’altro di spaventosamente innovativo e alieno ma il risultato sarà sempre lo stesso, l’atleta che nuota  male e non si allena bene per migliorarsi non cambierà i suoi risultati, al contrario “l’effetto” del costumone sarà molto più percepibile nel momento in cui l’atleta sviluppa in primis una nuotata tecnicamente migliore ma penso sopratutto, nel momento in cui sviluppa la capacità di comprendere e quindi sfruttare le qualità del costumone stesso, se poi consideriamo il modello uomo che rispetto a quello donna ha una superficie di tessuto nettamente inferiore allora il discorso mi sembra ancora più evidente.

VRIC CARBONIUM UOMOMentre nelle ragazze c’è una grande porzione di corpo coperta dal costumone per i maschi è completamente diverso, trattasi di un pantaloncino, il jammer, pochissimo tessuto rispetto al modello femminile.

Non entro in merito però all’aspetto economico, ognuno è libero di spendere i soldi come meglio crede ma penso sia giusto insegnare ai ragazzi il valore dei soldi e anche i principi sportivi, e qui torno a bomba suggerendo ai tanti nuotatori italiani convinti di diventare forti solo perché indossano un costumone gara, suggerisco a tutti di imparare a nuotare e allenarsi come si deve, una volta assimilato questo FONDAMENTALE concetto allora può anche essere giusto comprare l’alta tecnologia dei costumoni a patto che la di comprenda e la si sappia usare.

Dite la vostra, e imparate a nuotare.

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