Barcellona 2013 – Day 6: Il report di Cristina Chiuso

Cristina Chiuso 4 OLIMPIADI LA NUOTATRICE ITALIANA PIU' LONGEVA ANCORA OGGI PRIMATISTA ITALIANA DEI 50 STILE LIBERO
Cristina Chiuso
4 OLIMPIADI
LA NUOTATRICE ITALIANA PIU’ LONGEVA ANCORA OGGI PRIMATISTA ITALIANA DEI 50 STILE LIBERO

BARCELLONA 2013

NUOTO DAY 6 BY CRISTINA CHIUSO

Sono tante le categorie in cui poter dividere gli atleti, e se Sun si e’ riconfermato anche ieri in quella dei marziani, c’e’ un atleta che merita una categoria con il suo nome: Ryan Locthe. SCARPE LOCHTE

Obbligatorio per far parte del gruppo indossare scarpe dalle forme e dai colori improbabili, amare il nuoto e fare almeno tre gare al giorno arrivando a vincerle quasi tutte.

Facile immaginare che sia il solo uomo al mondo che, per ora, possa far parte di questa categoria. Ryan Locthe.

E’ arrivato a questi campionati del mondo con solo 3 mesi di allenamento dopo aver passato meta’ stagione a girare un reality sulla sua vita. Qualificatosi ai trials per sette differenti eventi, avrebbe potuto decidere per un programma piu’ semplice e focalizzarsi solo su alcune gare, ma sottrarsi alla fatica non appartiene al suo DNA.

Dopo un argento nella staffetta 4×100 stile un quarto posto nei 200 stile e un oro nei 200 misti ieri  ha aggiunto alla collezione 2 ori, quello dei 200 dorso e quello della 4×200 stile, e un primato personale nei 100 delfino, che gli vale come miglior crono per la finale. Quattro gare in un giorno, di cui tre nella stessa serata. Ai media  ha dichiarato di aver sofferto moltissimo e di non voler rifare mai piu’ un simile programma, ovviamente non gli crede nessuno.

YEAHMalgrado la stanchezza, non si e’ sottratto alla conferenza stampa e nemmeno alle foto e agli autografi. Non so piu’ che aggettivi utilizzare per descrivere questo immenso campione, ora mi basta il suo motto: Jeah!

Il pomeriggio era cominciato con la finale dei 100 stile donne dove Cate Campbell,  il nuovo fenomeno della velocita’, non ha avuto nessun problema a conquistare l’oro in 52.34. Nessuno come lei ha mai nuotato una serie di prestazioni sotto i 53 secondi con i costumi in tessuto. Alta, ma non altissima, neppure troppo muscolata, sposa leggerezza e potenza, e vince per distacco con un passaggio anche troppo azzardato, 24.85. Dietro di lei Sarah Sjostrom, che dopo la sua esplosione a soli sedicianni nel 2009, sta ora cominciando a trovare maturita’ ed esperienza, e Ranomi Kromowidjojo, decisamente appesantita, sia fisicamente che come nuotata, rispetto a Londra. Non riesce l’en plain di podi a Missy Franklin che passa troppo piano e finisce quarta.
200 BACK M CUFFIE
Dei successi di Ryan Locthe ne ho gia’ parlato, secondo nei 200 dorso Radoslaw Kawecki con il nuovo record europeo 1.54.24, terzo Tyler Clary. Ryan cancella la delusione della finale londinese e si prende la rivincita riassettando  le gerarchie.
PEDERSEN GRAFICACampionato agrodolce per Rikke Pedersen che dopo aver stabilito il record del mondo in semifinale, perde l’oro da Yulia Efimova. 2.19.41 contro 2.20.08.
La finale come sempre e’ una gara a se stante. Terza Micah Lawrence, in assenza di Rebecca Soni gli americani riescono comunque a piazzare qualcuno sul podio.
Daniel Gyurta www.swimmingchannel.it
Daniel Gyurta
www.swimmingchannel.it
Nei 200 rana maschili Daniel Gyurta si conferma dominatore della specialita’.
Il campione olimpico nuota stabilendo il nuovo record europeo 2.07.23 vicinissimo al record del mondo del giapponese Yamaguchi, qui settimo in 2.09.57.
Avendo visto nuotare il nipponico, fatico a capire come abbia potuto stabilire il record lo scorso settembre. Secondo Marco Koch terzo a sorpresa il finlandese Matti Mattsson che migliora un secondo dal personale stabilito in semifinale.
L’anno scorso era arrivato 17 esimo alle Olimpiadi  e 15 esimo ai campionati europei. Rivelazione.
Nelle semifinali dei 200 dorso Missy Franklin nuota, 10 minuti dopo i 100 stile 2.06.46, miglior crono, in questa gara non ha proprio nessuna rivale. Nona Federica Pellegrini in 2.09.97 a 13 centesimi dalla finale, ma lontana dal suo personale stabilito a Riccione. Passaggio forse troppo veloce ai 50 e progressione non riuscita sul finale. Ha indubbiamente speso molto nei 200 stile e e forse un allenamento in acqua al giorno non e’ abbastanza per lei. O semplicemente era appagata per l’argento conquistato.
Matteo Rivolta ci ha regalato invece una nuova finale e un bellissimo record italiano nei 100 delfino in 51.64. Sesto tempo per lui in un lotto partenti in cui ci sono solo 3 decimi di differenza tra il primo e l’ottavo qualificato. Matteo continua a migliorarsi e non teme la vicinanza di avversari ben piu’ titolati. La testa supplisce all’esperienza che ancora non c’e’.
Silvia Di Pietro si riconferma ad alto livello nei 50 delfino ma l’ingresso in finale non era semplice. 26.35 il suo crono, 26.12 l’ottavo tempo. Anche lei da ex baby prodigio sta ritrovando consistenza dopo qualche stagione in difficolta’. Ha solo ventanni e una carriera ancora davanti. Miglior tempo per la Ottesen in 25.50.
100 SL M CUFFIE
La finale dei 50 stile si presenta come la piu’ veloce della storia del nuoto, non perche’ cadra’ il record del mondo, ma per intensita’. L’ottavo tempo di ingresso 21.74, e’ molto piu’ basso del tempo con cui Luca Dotto ha vinto l’argento nel 2011 a Shangai. Primo tempo per Florent Manudou 21.37. Solo due i nati dopo il 1990, la velocita’ si conferma affare per nuotatori con molta esperienza, in finale Ervin, Bousquet, Schoeman e Bovell, il piu’ giovane di questo lotto ha trentanni.
Escluso James Magnussen, aver lavorato solo sulla partenza non e’ abbastanza per competere con gli specialisti.
lochte fischia
Gli States privi di Michael Phelps hanno portato comunque a casa l’oro della 4×200 con una seconda frazione di Ryan Locthe da 1.44.98, non piu’ di quindici minuti dopo i 100 delfino. Come dicevo prima solo Jeah. Seconda la Russia e terza la Cina con una stratosferica ultima frazione di Sun Yang che recupera la Francia e chiude in 1.43.16. Avrebbe vinto anche i 200 stile e conferma la sua provenienza dal pianeta marte.
Al mattino Martina De Memme continua a stupire poisitivamente conquistando la finale degli 800 stile libero con il primato personale in 8.26.95. Gara nuotata ancora una volta in negativo con un’ottima chiusura gli ultimi 100. La livornese ora deve cominciare a credere di piu’ nelle sue potenzialita’ e provare a passare un po’ piu’ veloce per cominciare a sognare ancora piu’ in grande.     Comunque per lei voto 10.
Nelle batterie dei 50 stile Marco Orsi e Luca Dotto non sembravano neppure lontanamente gli stessi atleti scesi in acqua solo qualche giorno prima. Non passano il turno con 22.61 e 22.45. Trovo difficile commentare una controprestazione di questo tipo, i nostri velocisti dovrebbero secondo me gareggiare molto di piu’ durante tutto l’anno.
In mattinata fuori la nostra staffetta con Alex Di Giorgio, Marco Belotti, Damiano Lestingi, Filippo Magnini 7.13.60, unico a nuotare sotto i 1.48 Belotti  1.47.93.
Malgrado tutto gli sfarzi di questa staffetta appaiano molto lontani, rimane l’ennesima finale persa visto l’ingresso in finale a 7.13.37.
Cristina Chiuso per Swimming Channel

 

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