Era una finale stellare, con otto nuotatori superveloci degni di un Olimpiade, tra questi il nostro bomber, Marco Orsi accreditato con il terzo tempo dopo i preliminari.
A dire il vero io ero anche molto emozionato, attaccato al telefonino a guardare la finale in diretta su nuova rete con il commento di Cristina Chiuso, come se fosse un appuntamento importantissimo, non che l’arena Gran Prix non lo sia, di certo però non è un’Olimpiade ma il fatto di avere i nostri in gara a destato in me molto interesse, e poi, chi tra gli insonni appassionati di nuoto non avrebbe fatto il tifo per il Bomber?! 🙂
Insomma, a Charlotte abbiamo visto un’apertura di gara con i 200 delfino in cui è comparso un irriconoscibile Michael Phelps lontano anni luce dal suo splendore degli anni precedenti, 2.00.77 settimo, gara vinta dall’emergente Chase Kalisz in 1.57.58.
La gara che noi italiani aspettavamo di più erano appunto i 50 stile libero, in finale B Luca Dotto e Michele Santucci, rispettivamente primo in 22.40 e terzo in 22.91 e poi la finale A con nomi olimpici:
Nathan Adrian, Bruno Fratus, Anthony Ervin, Marco Orsi, Cesar Cielo, possono bastare per apprezzarne la portata anche se poi a vincere un po a sorpresa è stato Josh Schneider, l’unico ad andare sotto i 22 secondi, secondo Cielo e terzo Adrian, lo stesso Fratus che detiene la seconda prestazione mondiale stagionale è fuori dal podio con un tempo con non rispecchia nemmeno un po la sua bravura, e non è casuale la sua pesantezza, il carico di lavoro sulle spalle è grosso modo lo stesso che ha portato Marco Orsi al quinto posto, di fatto nelle ultime settimane si sono allenati insieme a Auburn e di sicuro si sono massacrati di lavoro ed ecco che i conti tornano!
Con la sua speciale professionalità Marco ha risposto subito alla mia richiesta di informazioni, ho pensato fosse tanto arrabbiato da non rispondere ma lui è uno troppo avanti per non farlo!