Adolescenza e preadolescenza: un interessante articolo della Dott.ssa Paola Contardi!

aQa rivista nuoto
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Per chi non lo sapesse, la dottoressa Paola Contardi è una di quelle persone di rara competenza che noi allenatori abbiamo il piacere di incontrare durante i corsi federali, nuoto, pallanuoto, sinchro, insomma, quando serve parlare di psicologia lei è sicuramente la figura professionale tra le più adatte per spiegare gli argomenti!

Così oggi voglio riproporvi un articolo scritto per Aqa Rivista che riguarda l’adolescenza e la preadolescenza, un età difficile… per tutti!

Vi riporto alcuni passi dell’articolo che potete leggere in versione COMPLETA cliccando QUI!

Il preadolescente si sente in balia di un mare in tempesta mentre i genitori (e gli educatori) vedono la loro pazienza messa duramente alla prova e spesso vivono con sensi di colpa il difficile rapporto con il proprio figlio.

L’età di riferimento per la preadolescenza è 10/14 anni per le femmine, 11/12 anni fino ai 15 per i maschi.

Lo sviluppo del preadolescente è strettamente legato ai cambiamenti organici. L’obiettivo non è quello di rassegnarsi e far fare loro quello che vogliono, ma costruire un sistema di regole che sia adeguato ai cambiamenti dei quali il giovane è protagonista. Per esempio sapere che i movimenti sgraziati non sono voluti ma sono la conseguenza di una momentanea immaturità del cervelletto, può evitare inutili rimproveri e prove di forza.

Lo sviluppo organico del preadolescente (proceritas secunda)

Apparato osteoarticolare: si verifica un incremento staturale (allungamento degli arti) legato alle modifiche ormonali ed una forte crescita della muscolatura, in particolare degli arti inferiori, dovuta all’allungamento delle fibre muscolari.

Gli apparati cardio circolatorio e respiratorio aumentano la loro capacità funzionale (il che determina una maggiore economicità) modificando così anche i processi metabolici dei meccanismi energetici.

Il SNC (sistema nervoso centrale) completa la sua maturazione permettendo il perfezionamento della coordinazione dell’attività muscolare e lo sviluppo della capacità logico deduttiva (ragionamento astratto). Infatti il preadolescente è molto ragionante ma poco ragionevole! Sembra essere alla continua ricerca della polemica e del braccio di ferro con l’adulto.

Il SNV (sistema nervoso vegetativo) mostra una certa instabilità a causa dei grandi cambiamenti organici e funzionali ma tende a stabilizzarsi gradualmente. Ciò si traduce con un’alternanza di umori.

Ma il grande protagonista di tutti i cambiamenti della preadolescenza è il sistema endocrino che non a caso è considerato l’anello di congiunzione tra il corpo e la mente. È esso che scatena una vera e propria tempesta ormonale che ha una enorme influenza sulle trasformazioni biologiche e psicologiche: pensiamo solo alla trasformazione dell’apparato genitale che spesso si lega ad atteggiamenti di imbarazzo che condizionano la postura, l’abbigliamento, le scelte. Sono proprio gli ormoni a determinare la vagotonicità tipica di questa fascia di età e la tendenza fisiologica alla timidezza, insicurezza, rinforzata dai cambiamenti del corpo. L’irregolarità endocrina è perciò responsabile dello squilibrio emozionale tipico dei preadolescenti.

A causa di tutti questi cambiamenti lo schema corporeo del preadolescente è caratterizzato da un senso di inadeguatezza. La morfologia diventa disarmonica e sgraziata e perciò i movimenti sono imprecisi, goffi, apparentemente disattenti. La causa è legata anche alla tardiva maturazione del cervelletto, l’area cerebrale che governa postura e movimento, coordinazione. Si spezza l’equilibrio staturo-ponderale.

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