Quello che è palese è il ruolo, che ognuno di noi ha nel quotidiano, un ruolo assegnato automaticamente dal nostro modo di essere che ci contraddistingue in mezzo al mucchio per ciò che siamo.
La prima cosa che mi balza all’occhio è quel sorriso speciale, quel sorriso consapevolmente felice che fa capire un sacco di cose, che spesso anche solo esserci è bello, anche se non sono i mondiali ma un semplice collegiale, forse perché dentro c’è una passione talmente forte che il risultato delle volte passa in secondo piano, esserci invece è fondamentale, sempre con il sorriso.
Mi balza all’occhio la differenza, di età, ma che importa, si può essere anagraficamente completamente diversi ma condividere le proprie esperienze ricordandoci quanto è straordinaria la forza di un adolescente facendoci contagiare da tale entusiasmo e allo stesso tempo essere un po chioccia, perché da adolescenti è anche facile delle volte perdersi nel diluvio degli eventi.
Elisa Celli è tutto quel sorriso che si vede ben chiaro, quella passione che prescinde dal risultato, è quell’entusiasmo contagioso da adolescente, è l’ala sotto la quale stare se piove, esserci, Elisa c’è e si vede, nell’espressione sorpresa di chi non si aspetta un piacevole gesto insolito, nei piccoli spazi in cui infilarsi per sorridere, nella timidezza della semplicità e nella soddisfazione di chi ha ricevuto un giusto e forse troppo atteso premio, la condivisione delle cose spesso appaga molto di più che tenersi le cose solo per se stessi.
Dimenticavo, dal collegiale di Ostia…
“Finalmente si comincia a nuotare fuori e soprattutto in vasca da 50, manca poco al 7colli e questi sono gli ultimi giorni di duro lavoro, e sotto il sole diventa tutto un po più semplice, l’ambiente e la compagnia sono ottimi! peccato rimanere qua solo una settimana!”
Elisa Celli: esserci.