UNIVERSIADI KAZAN 2013
LAST REPORT BY THE QUEEN TEACHER CRISTINA CHIUSO
In ritardo, ecco un piccolo commento sull’ultima giornata in vasca a Kazan.
Le gare tra le corsie sono terminate e una volta disdetto l’abbonamento con il bronzo, non poteva che esserci chiusura migliore che vincere un argento con una gara di squadra, battendo gli Stati Uniti d’America.
E’ questa forse la giusta immagine conclusiva di questa spedizione italiana in Russia. Una squadra che ha dimostrato di essere compatta con atleti di punta e nuove matricole, quasi tutti migliorati rispetto ai limiti stagionali, se non a quelli personali.
Una squadra in rosa, dove e’ una donna a conquistare le due medaglie del metallo piu’ prezioso, una squadra che spazia praticamente in tutti gli stili e in tutte le distanze. Ecco perche’ ho scelto l’argento di una staffetta mista femminile come foto riassuntiva di tutto il campionato.
La protagonista e’ stata anche ieri Martina De Memme, oro nei 400 stile libero che conquista con la sicurezza di chi ormai non ha piu’ alcun dubbio sul proprio valore. Martina e’ l’espressione di un’atleta che ha continuato a lavorare duramente in silenzio inseguendo un sogno, mettendoci sempre anima e cuore, il cuore, il suo talento piu’ grande.
Ieri di nuovo in progressione dopo i primi duecento metri, non una chiusura a 2.02. come negli 800, il parziale e un po’ piu’ alto, ma poco importa, comunque un miglioramento netto fino a 4.07.69. Un crono con cui non vincera’ i mondiali, un crono che probabilmente non sara’ neppure sufficiente per l’ingresso in finale, di certo pero’ quel crono ora vale oro, e ripaga Martina di tutto il lavoro fatto in questi anni.
E’ solo l’inizio, da qui deve imparare a sognare ancora piu’ in alto, ma sulla sua forza di volonta’ non ho alcun dubbio.
Dell’argento delle ragazze abbiamo gia’ parlato, i loro parziali Elena Gemo 1.01.86, Giulia De Ascentis 1.08.01, Elena Di Liddo 58.26, Erika Ferraioli 54.48. La Russia ha dominato in 3.58.04 . Ma gli USA sono dietro. Soddisfazioni!
Ma ricominciamo da capo, dalla prima gara della serata.
La Herasimenia non ha alcun problema a portarsi a casa il terzo oro individuale nuotando in 24.48, Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli finiscono quinta e sesta rispettivamente in 25.23 e 25.31, neppure il record italiano sarebbe bastato per salire sul podio.
Io tiro un sospiro di sollievo e ancora per qualche giorno leggero’ il mio nome tra i primatisti, ma e’ solo questione di tempo!
Morozov vince la gara maschile ma rimane deluso dal suo 21.67, Federico Bocchia finisce sesto in 22.38. L’unico vantaggio della partenza “vintage” a piedi pari e’ riuscire a sbilanciarsi di piu’ per muoversi piu’ velocemente dai blocchi. Federico e’ l’eccezione che conferma la regola. Si muove per ultimo e regala almeno due decimi agli avversari.
Nessuno puo’ fermare l’azione della Efimova nei 50 rana, per lei 30.12 e la conquista di tutte le distanze della rana. L’ultima anche senza bisogno di schierare la scaramantica cuffia rosa.
Nei 400 misti maschi l’americano Weiss sorprende con un 4.12.00. Sorprende tutti, anche se stesso, dato che quel crono nuotato ai trials 15 giorni fa gli sarebbe valso il biglietto per Barcellona. Anche gli americani sbagliano!
E quando sbagliano a volte perdono, dalle nostre ragazze ma anche dai japponesi come nella 4×100 mista uomini. Se perdere dalla Russia poteva essere prevedibile, 3.34.27 con Morozov a dorso in 53.99, toccare anche dietro al paese del sol levante non deve essere stata cosa gradita per la squadra a stelle e strisce. L’Italia e’ quarta con Matteo Milli 55.11 Edoardo Giorgetti 60.41, Piero Codia 51.92, Michele Santucci 49.20 per un totale di 3.36.64
Rispetto alle gare individuali si sarebbe potuto limare qualcosa, questa volta le ragazze ci hanno messo qualcosa in piu’!
Cristina Chiuso per Swimming Channel