Non saprei come metterli in ordine, Federica Pellegrini, Nicolò Martinenghi, Gabriele Detti, Matteo Milli, non saprei, mi è piaciuto tutto tantissimo e infatti ho dedicato loro degli articoli appositi, perciò inizierò parlando degli altri e per i 3 super della giornata ritornerò alla fine dell’articolo.
Ciò di cui non ho parlato sono i 50 delfino donne e i 100 delfino uomini, per galanteria passo subito al sesso “debole” anche se non possiamo definirlo tale perché quando vediamo la Kromowidjojo volare così forte e dominare i 50 farfalla in 25.59 di certo non possiamo parlare di debolezza, che potenza ragazzi! Secondo me Ranomi si è fatta un po’ di conti, nello stile libero in cui per anni ha dominato adesso ci sono non poche avversarie, le australiane, le canadesi, la Sjostrom sopratutto, insomma, nei 50’delfino a Budapest si potrebbe cogliere un bel risultato, in effetti quella di oggi è la terza prestazione mondiale stagionale dietro la Ikee che nuotando 25.51 ha siglato il record mondiale juniores e dietro, ops! Rieccola, Sarah Sjostrom, che comanda la classifica in 24.76, aspetta aspetta, 24.76, non so se avete capito bene, altro che sesso debole!
Per la cronaca oggi a Roma seconda è stata la Barratt in 25.91 e terza la De Waard in 26.11, mentre nella finale B c’erano le italiane, Elena di Liddo che ha vinto in 26.52, Elena Gemo seconda in 26.69, Silvia Di Pietro 4ª in 26.83 e Ilaria Bianchi 5ª in 27.06.
Assente Laszlo Cseh che si mormora torni in Italia a fine agosto per uno Swim Camp Internazionale (FAST LANE) in programma ad Alghero (✌️), Chad Le Clos si è preso tutti gli applausi del pubblico romano, tantissimi per la verità che hanno sfidato il caldo per applaudire i tanti Big presenti nella capitale, ottima scelta direi se consideriamo che Le Clos ha vinto con il record della manifestazione (51.65) ma ciò che pensò sia stato esaltante invece credo che sia la rimonta di Piero Codia e di Matteo Rivolta, certo non si poteva allungare la vasca e nonostante l’errore in virata del sudafricano, la subacquea ha fatto la differenza, perché poi lo spostamento in acqua era a favore dei due Nuotatori italiani e sai com’è, quando si tratta di azzurro noi ci esaltiamo! Alla fine ha vinto Le Clos con tanto di complimenti al pubblico romano, Piero Codia 51.93 ci piace un sacco e Matteo Rivolta pur sopra i 52 secondi anche! In finale A anche Simone Geni che pur settimo in 53.11 potrà raccontare di aver battuto un signorino giapponese di nome Daiya Seto! In finale B Filippo Berlincioni l’Extremo ha chiuso 4º in 53.42, Giacomo Carini 6º in 53.74 e Daniele D’angelo 7º in 53.76, non male a dire il vero.
Se li guardi in piedi davanti ai blocchi pensi che tra Ben Proud e Bruno Fratus ci sia una differenza fisica enorme, ma se guardi nel web le loro schede tecniche leggi che Ben Proud è alto 1.85 e secondo me è palesemente sbagliato mentre Bruno Fratus è 1.87, che è altrettanto sbagliato, insomma, a vederli lì davanti pensi che non ci sarà storia, un apparente gigante contro un apparente piccolo, peccato che quel piccolo brasiliano nell’acqua non ci nuota ma ci corre, al punto tale che anche oggi ha planato tipo off suore vincendo in 21.86, che non vale nemmeno tanto se guardiamo le classifiche mondiali ma basta per mettere dietro il gigante Proud secondo in 21.95 e la freccia australiana McEvoy terzo in 21.96, due soli centesimi meglio di James Magnussen che sta tornando sulla cresta dell’onda. Bentornato a Cesar Cielo che tutto sommato non ci è dispiaciuto, 5º in 22.20 mentre per vedere un nuotatore italiano abbiamo dovuto guardare Luca Dotto vincere la finale B in 22.10 che sarebbe valso il 5º posto proprio davanti a Cesar Cielo, Andrea Vergani 3º in 22.35, il “fratello” di Bruno Fratus ovvero Giovanni Izzo ha chiuso in 22.49 per la 5ª posizione davanti a Lorenzo Zazzeri 6º in 22.56.
Il bello della diretta è quando stai gustando la prestazione di Simona Quadarella ma la diretta web finisce ai 1000 metri circa e rosichi moltissimo perché vederla nuotare su quei ritmi è bello e se conosci la bontà della ragazza e del suo allenatore ci tieni in particolare modo e rosichi ancora di più, ma va bene, cose che capitano, di fatto Simona Quadarella nella sua Roma ha dominato i 1500, vincendo con uno straordinario 16.03.55 che vale il quarto tempo italiano ALL TIME, roba che solo la Filippi ha fatto meglio, due volte col costume gommato nel 2009 è una volta in tessuto nel 2008, insomma, il suo allenatore Christian Minotti che di 1500 se ne intende (olimpionico nella distanza a Sydney nel 2000 e ad Atene nel 2004, bronzo mondiale VC a Mosca nel 2002), ci ha visto molto bene ed ecco il risultato, sono sicuro che se questa coppia resta umile come la conosciamo ci darà enormi soddisfazioni!
ECCO I RISULTATI COMPLETI DEL POMERIGGIO.
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