4th WORLD JUNIOR SWIMMING CHAMPIONSHIPS
DUBAI 26/31 AUGUST 2013
DAY 6 – FINAL REPORT
Sono stati 6 giorni molto faticosi, perciò ce la siamo presa comoda e ci siamo riposati così da fare il report finale con la mente lucida, 🙂
Il sesto giorno ha riservato delle sorprese, che però evidenziano anche delle lacune che un pò, a livello italiano ci trasciniamo dietro e forse dovremo darci da fare per trovarne la soluzione (io mi includo tra quelli che tale errore lo commettono!).
Non abbiamo continuità nel tempo e completezza sportiva intesa come la capacità di saper fare tante gare, diverse e sempre ad alto livello, e in qualche modo finiamo col sacrificare tante gare per dedicarci ad una sola o a poche, è vero, poi magari vale un podio mondiale ma è anche vero che il mondiale juniores NON PUO’ E NON DEVE ESSERE FINALIZZANTE NELLA CARRIERA DI ATLETI COSI’ GIOVANI, ne conseguirebbe una carriera breve e alla fine “povera” se consideriamo che oltre tale campionato mondiale c’è tantissimo altro.
Conosco bene un nuotatore degli anni 80/90 che pur bronzo agli eurojunior e pur campione italiano assoluto di lì a poco ha smesso di nuotare, un pò per sfortuna, un pò per incapacità di vedere oltre a causa della sua giovinezza, di fatto ora si mangia le mani perchè consapevole di aver perso dei treni ben più importanti che purtroppo non passeranno più.
La domanda è: perchè ci sono tanti atleti in Italia che non riescono ad esprimersi al top in diverse gare ma rendono solo in una?
Probabilmente è il risultato delle nostre abitudini al voler ottenere tanto subito dimenticando che oltre il grande e spesso “facile” risultato a livello giovanile c’è altro, trascurando la costruzione di un percorso che nell’immediato magari non dà grandissime soddisfazioni ma che forse completa meglio l’atleta abituandolo ad esprimersi sui suoi migliori livelli in ogni cosa che fà.
Siamo anche esasperati dal dover per forza far raggiungere l’elite ai nostri atleti subito perchè se no “non va bene”, quando invece dovremo fare un passo indietro e forse “costruire” gli atleti più a lungo termine, ma non tutti la pensano in questo modo, evidentemente.
Se non mi sono spiegato vi chiedo scusa! 🙂
Passiamo quindi al Day 6!
100 stile libero, Nicolangelo Di Fabio:
tranquillamente definibile come una bellissima rivelazione! E’ stato un mondiale oltre le sue stesse aspettative, una bella finale nei 400, una grandissima finale nei 200 e un bel piazzamento nei 100, 3 finali su 3, in tutte le gare si è migliorato ed è per ora un giovane nuotatore di grande livello, per ora, si perchè giustamente qualcuno esperto pur felice non canta vittoria troppo presto ma aspetta delle conferme nel futuro.
Cosi prima dei 100 stile libero: “Grazie! sono molto contento di quest’ esperienza anche se sono ancora a metà strada! Non pensavo di migliorare i tempi fatti a Roma e per questo sono ancora più felice! Di certo dopo questi due bei risultati sono ancora più motivato e spero di migliorare qualche decimo anche sul 100! Ora devo solamente rimanere concentrato!”
Così invece dopo il 100 stile libero al rientro da Dubai:
“dopo i 100 ero contento, soddisfatto per tutto il mondiale! Ho ripensato a tutte le gare e salire la scaletta per uscire dall’acqua per l’ultima volta mi è dispiaciuto molto. Domenico (il mio allenatore) mi ha seguito costantemente! Dato l’eccessivo costo delle chiamate comunicavamo tramite mail ma anche solo con messaggi di posta riusciva a trasmettermi entusiasmo e felicità! Ora però rincominceremo ad allenarci duramente per cercare di migliorare ancora anche se sarà molto dura!”
Semplice, bravo, voto 10! anche senza medaglia!
Per la cronaca i 100 stile libero sono stati vinti dal camaleonte americano Caeleb Dressel, camaleonte non per i colori ma per i diversi modi di nuotare le diverse gare.
L’esperta Cristina Chiuso l’ha ben osservato durante il mondiale, lei che di velocisti se ne intende parecchio ci fa notare che nei 100 stile libero il record dei campionati (48.97) siglato da Caeleb è frutto di una tecnica di nuotata migliore rispetto alle precedenti gare nuotate dal talento made in USA.
Sul secondo gradino del podio l’Australiano già campione del mondo nei 50, Luke Percy, 49.06 e infine Evgeny Sedov per la Russia in 49.47.
200 rana femmine:
In uno dei tanti commenti su FB qualcuno ha scritto: “E’ l’unica Guerra che mi piace!” bellissimo!
Era nell’aria, già dal mattino c’erano i presupposti, già dagli eurojunior di Poznan si poteva pensare ancora di più in grande nonostante in Polonia fosse già molto molto bene, Silvia non ha tradito i suoi tifosi, tanti per la verità.
Nel silenzio della sua semplicità un altro grande traguardo! E pensare che un anno fa ad Anversa sembrava quasi impaurita dall’impatto con il campionato europeo, poi la trasformazione, in un anno un salto di qualità spettacolare sia sotto l’aspetto tecnico che caratteriale, è evidente la sua accentuata maturità rispetto all’anno scorso, così anche il suo approccio alla gara, inquadrata in primo piano dalla diretta streaming sorrideva aspettando il suo nome prima di uscire dal tunnel della presentazione e un attimo dopo super concentrata nella gara.
2.27.51 per la cronaca, il terzo tempo italiano assoluto stagionale, non serve molto altro per comprenderne la portata, vale la medaglia di bronzo al mondiale di Dubai superando solo di 1 centesimo la britannica Molly Renshaw che questa gara se la ricorderà per lungo tempo, e poco ci mancava che non fosse argento, solo 5 centesimi per agguantare l’ukraina Anastasiya Malyavina, poco più su, Viktoriya Solnceva (anche lei ukraina) siglava il record dei campionati, 2.23.12! irraggiungibile!
Silvia Guerra: Brava e ancora brava!
200 dorso maschi:
Ci scriverei un libro su sto ragazzo!
La fortuna è stata conoscerlo, un anno fà a Roma durante il collegiale e poi ad Anversa agli eurojunior, timido, con quella pettinatura che per i meno attenti lo faceva scambiare per un ragazzaccio, lui quasi sentendosi in colpa ci aveva spiegato che era stato un errore del barbiere, rasato completamente ai lati e sopra super lungo, non li voleva così ma non era più in tempo per rimediare, il collegiale pre europeo incombeva e lui non voleva arrivare in ritardo, noi da subito abbiamo capito e io personalmente l’ho apprezzato! (il taglio!) 🙂
Poche parole tutto il tempo, concentrato ma sempre disponibile, anche quando gli è stato chiesto di fare uno spot per Swimming Channel, non si è tirato indietro!
https://www.facebook.com/photo.php?v=4190959379966&set=vb.169095026550047&type=3&theater
In acqua, a sorpresa, in quel 200 dorso che è indiscutibilmente la sua gara meglio riuscita, argento, davanti a quello che poi di recente si è laureato campione italiano assoluto, Fabio Laugeni.
Una gara pazzesca con un rientro incredibile, una quarta vasca stile missile che l’ha catapultato sul secondo gradino del podio!
Un anno dopo Luca si è ripresentato agli europei juniores in Polonia con intenzioni bellicose, un anno di lavoro aspettando quella trasferta, poteva essere più di una medaglia ma quei 200 dorso facevano venire l’aquolina in bocca più di tutte, era lì per vincere!
Febbre, malessere, febbre e ancora febbre, ciò nonostante il guerriero ci ha provato e solo perchè fortemente debilitato fisicamente è arrivato quarto.
Profondamente deluso, ben presto ha visto l’opportunità, Dubai, così si è messo sotto per prolungare il suo stato di forma buono facendolo diventare ottimo!
Prima i 100, spensierati senza aspettative, in qualificazione spingendo un bel pò tanto da fare il propiro personale e in semifinale un pò troppo rilassato tanto da rischiare di uscire, poi la finale, in cui si è rivelato dicendoci che ci avrebbe provato senza aspettative ma ci avrebbe provato, sesto in 55.43, ancora il suo personal best!
Poi un paio di giorni di riposo e cura dei dettagli in attesa dell’ultima giornata di gare.
28.85 – 30.73 – 29.66 – 28.68
Ecco il capolavoro diviso in quattro parti che ha incoronato Luca Mencarini CAMPIONE DEL MONDO!
1.57.92
Un tempo che sarebbe valso il dodicesimo posto nelle semifinali assolute di Barcellona a pari merito con il brasiliano De Deus, record italiano juniores che cancella il precedente di Damiano Lestingi di ben 1 secondo e 42 centesimi, un’eternità!
Ma attenzione attenzione, parliamo anche della miglior prestazione italiana assoluta stagionale!
Eccolo in tutta la sua naturalezza qualche giorno dopo la sua impresa:
“il rientro è stato un pò a malincuore..lasciavo il posto che mi aveva visto “campione”…ieri abbiamo festeggiato e stanotte sono riuscito a dormire dopo 2 giorni di insonnia…al ritorno dall aeroporto alcuni amici e tutti i vicini erano ad aspettarmi di fuori con degli striscioni e bandiere..la mia famiglia è rientrata un giorno dopo di me…e l ho vista dopo la gara e “voci di corridoio” mi hanno detto che piangevano dopo la gara..posso immaginare sopratutto babbo perchè è stato con me in albergo a Poznan tutti i giorni e sa quanto stavo male sia fisicamente che per la gara che non avrei potuto nemmeno fare…il mio allenatore (Fabio De Santis) continua a chiamarmi ogni ora per aggiornarmi su situazioni nuove,oltre a questo dopo la gara l ho chiamato e mi ha raccontato che era in macchina fermo in una strada della Scozia(dove era in vacanza) a vedere la gara …per poi urlare e piangere …che aggiungere ?! sono veramente contentissimo..wow..”
Luca Mencarini, CAMPIONE DEL MONDO 200 DORSO.
100 FARFALLA FEMMINE:
Claudia Tarzia, campionessa europea juniores in Polonia a luglio, è riuscita nell’impresa di entrare in finale nella sua gara preferita, i 100, dopo un 200 che sicuramente non rispecchia la sua bravura (2.18 e spiccioli) e in cui sarebbe potuta entrare tranquillamente in finale visto il 2.14 nuotato a Roma agli estivi.
Ma un pò ce l’aspettavamo, non per mancanza di fiducia, per carità, tutt’altro! Perchè la sua è stata una stagione infinita, iniziata piuttosto male per malanni fisici e recuperata brillantemente insieme ai suoi due coach Davide Ambrosi e Nicola Morando.
Solo dopo diversi mesi di lavoro ci si è resi conto che tutto stava rientrando così è arrivato il tempo limite per gli europei che l’hanno consacrata campionessa europea.
L’ottavo posto in 1.01.28 nella finale di Dubai non è altro che il risultato di una stagione lunghissima e sfiancante, senza riposo e con tanta fatica.
Prima Svetlana Chimrova, russa, ancora sul gradino più alto del podio con relativo record dei campionati, 58.34 davanti all’ungherese Liliana Szilagyi (58.73) e Jemma Schlicht (Australia 59.08)
1500 stile libero maschi:
Horton Mackenzie, senza parole, ormai coperto d’oro, 200/400/800/1500, con tempi allucinanti se consideriamo l’età, sempre al record dei campionati, spaventoso nella frazione di staffetta sui 200 stile libero nuotati in 1.45 , 7.45 negli 800, impressionante, veramente.
Senza dubbio un potenziale erede dei grandi nuotatori australiani quali Torphe o Hackett, troppo forte e quasi senza avversari, di livello ormai assoluto.
50 Stile Libero femmine:
Attirerei la vostra attenzione su un paio di dettagli, quasi inutile il primo, cioè la vittoria della Meilutyte, ma dietro questo c’è molto di più, infatti la riflessione va al fatto che la lituana nel mondiale di Dubai ha nuotato i 50 in 3 stili, rana ovviamente ma anche dorso e stile libero, i 100 stile libero, i 200 misti e le staffette, i risultati li conoscete.
Poi, le prime 4 nei 50 stile libero sono del 97, evidentemente un’annata straordinaria, tra queste c’è anche Giorgia Biondani, putroppo quarta e purtroppo con il suo miglior tempo sarebbe stata a podio, peccato! ecco i risultati: http://dubai2013.coloradotime.com/130826F032.htm
200 Farfalla Maschi:
Si aggiudica il titolo con record dei campionati lo statunitense Seliskar, ecco i risultati della finale! http://dubai2013.coloradotime.com/130826F038.htm
50 rana maschi:
Finalmente un titolo alla Slovenia! http://dubai2013.coloradotime.com/130826F033.htm
200 stile libero femmine:
Finalmente si è espressa sui suoi livelli, non accadeva da tempo e come anche federnuoto conferma, è stata una stagione difficile un pò in ombra, il suo oro mondiale fà meno scalpore di quello di Luca Mencarini perchè la forte Diletta ormai da anni ci ha abituati a degli standard di elevato livello, ormai frequentatrice abituale della nazionale maggiore ha già visto tutte le manifestazioni che ogni giovane nuotatore sogna, dagli europei ai mondiali alle olimpiadi, ma questo non toglie che il suo 200 stile libero è stato ancora una volta eccezionale!
1.58.94 ad 1 centesimo dal record dei campionati, brava, come sempre nelle occasioni che contano non è mancata!
Io personalmente la ricordo forte in tante altre gare e vista la giovane età forse siamo in tempo per non finalizzare solo in una gara, è forte, capace, ben allenata da un grande allenatore (Adolfo Buonaccorsi), forse si può fare alla grande anche qualche altra gara, ma logicamente è solo un pensiero personale. Brava Diletta!
In chiusura nell’ultima giornata ci sono state la staffetta 4×100 mista maschi con il Giappone sul gradino più alto del podio:http://dubai2013.coloradotime.com/130826F040.htm e la versione femminile della stessa staffetta dove finalmente abbiamo potuto apprezzare anche una formazione italiana che ha dimostrato d’essere in grado di competere senza timori contro le super nazionali d’oltre oceano, http://dubai2013.coloradotime.com/130826F041.htm
Grazie a coach Bolognani e a Nuoto.it possiamo apprezzare un interessante riepilogo dei risultati dei ragazzi italiani cliccando qui e il medagliere nonchè la classifica per punteggio del mondiale appena concluso, eccolo!
In conclusione, il mondiale di Dubai ci ha fatto apprezzare un sacco di grandi attuali e futuri campioni, tra questi anche i nostri ragazzi.
Personalmente ho la speranza che venga fatto qualcosa di più per la valorizzazione dei giovani, estendendo ai tanti che abbiamo in Italia la possibilità di diventare dei grandi campioni anche se ancora non si sono espressi su livelli assoluti, spesso ci si ritrova di fronte a ragazzi che se solo fossero aiutati almeno un pò nel loro percorso di crescita potrebbero dare molto al mondo del nuoto, diversamente si chiamerebbero fenomeni.
Ricordo di aver letto un articolo molti anni fà a proposito di Ian Torphe, il suo allenatore dichiarò che Torphe si sarebbe potuto allenare anche da solo talmente era forte.
Ma di Ian Torphe non ce ne sono tantissimi nel mondo.
Per questo l’augurio ai nostri attuali piccoli campioncini di rimanere umili, semplici e forti come sono e la preghiera a chi ne ha le possibilità di investire sui tanti che se lo meritano.
Corrado Sorrentino per Swich.