Quel verde, mi ha sempre affascinato, sin da quando ero ragazzino nelle nazionali giovanili e condividevo le mie avventure con il mio amico Christian D’Ambrosio, di Genova, dello Sturla.
Un verde acceso che dice un sacco di cose, un verde che da allegria, colore, vivacità, speranza(?), insomma un verde coinvolgente, quello che caratterizza la Società Sportiva Sturla nei suoi colori sociali ma ancor più nel loro stile di vita sportivo.
Quelle magliette verdi in questo week end che si è appena concluso alla Sciorba di Genova erano così numerose che le vedevi ovunque, con i nomi dietro, con la scritta “staff”, addosso ai bimbi esordienti B come agli A e alla categoria ragazzi, lo vedevi addosso agli allenatori, ai genitori in tribuna, ai dirigenti, ad altri genitori ancora che in modo infaticabile hanno reso il 34º Memorial Morena una edizione straordinaria!
Sarà perché era la mia prima volta da responsabile tecnico di una nazionale giovanile in sostituzione del capo Walter Bolognani, sarà perché le 4 atlete che la federazione italiana nuoto sono state perfette, sarà perché vestire la maglia azzurra in ogni caso ha sempre il suo fascino, ma l’entusiasmo percepito intorno a me ha reso tutto fantastico e, emotivamente parlando, molto forte!
La manifestazione che quest’anno ha sacrificato la categoria Juniores in favore di un numero più elevato di giovanissimi ha integrato nel programma gare la staffetta 8×50 con concorrenti delle diverse categorie, e il risultato finale in chiusura della manifestazione è stato come fare bingo!
Daisy Bertelli, Megan Buriassi, Federica Magnano e Giorgia Meloni sono state le 4 azzurrine che la FIN ha schierato in gara ma su quei blocchi nella magnifica Sciorba sono saliti anche una buona parte di talenti quali Alberto Razzetti, Luca Chirico, Andrea Facciolà, il bravo beniamino di casa Matteo Maragliano, la delegazione portoghese con 12 atleti categoria ragazzi ma anche quella svizzera e quella russa con gli esordienti A, su quei blocchi è salito il futuro del nuoto ligure ma penso anche italiano, perché tra tutti quei bravissimi pescetti visti sabato e domenica di sicuro verrà fuori qualche grande campione!
Non sono mancate le grandi prestazioni, i records battuti sono stati diversi e in tutte le categorie, a dimostrazione che il livello qualitativo della manifestazione era ottimo e che sebbene tra i partecipanti in tribuna scorresse un’amicizia vera quando si saliva sui blocchi anche la battaglia era vera, sportiva naturalmente!
All’indomani, con la mente un po più sgombra, mentre torno nella mia Cagliari, porto a casa un entusiasmo che tocca il cielo, non vedo l’ora di proporre ai miei colleghi isolani l’organizzazione di una gara uguale, esordienti, B, A e ragazzi tutti insieme, perché la cosa che più mi ha colpito e che forse mi manca un po è quell’entusiasmo sfrenato che si crea nelle rispettive squadre durante la gara, i più grandi che fanno il tifo per i più piccoli, gli applausi per tutti a prescindere dai colori della cuffia di chi è stato il migliore, quei sorrisi spensierati, la concentrazione dei più grandi, i saluti a mamma e papà in tribuna mentre si va a gareggiare, tutto questo è semplicemente impagabile.
Per la cronaca sportiva vi metto a disposizione il mezzo migliore, quello di genovagare.it che ha seguito la manifestazione da vicino e con i risultati in tempo reale con la strettissima collaborazione di Cristina Nistri del comitato regionale ligure perfetta nel suo lavoro a bordo vasca!
Dedico poco spazio ai numeri perché ne voglio dedicare dell’altro alla società organizzatrice, la Sportiva Sturla.
Dopo la manifestazione ho avuto il privilegio con le atlete della nazionale di partecipare alla festa nella sede sociale, quella storica, di soli 95 anni, quella dove oltre 20 anni or sono entrai per allenarmi con l’amico Christian D’ambrosio, quella piccola vasca di 5 corsie dalla quale è venuta fuori una storia di successi e di persone che hanno scritto pagine importanti del nostro mondo, quella Sportiva Sturla affacciata sul mare con un campo da pallanuoto sempre montato nell’acqua salata con le porte poggiate in riva sui ciottoli pronte per ogni evenienza, quella che come entri resti a bocca aperta talmente sono tanti i gagliardetti appesi nelle pareti, c’era anche quello della mia ex società, quella che dietro il bancone del bar al posto delle bottiglie ci sono esposti centinaia di trofei, quella della balconata affacciata sul mare dalla quale tenere sott’occhio i propri figli che si divertono, quella di una seconda meravigliosa grande famiglia allargata, quella di Vale, della piccola Chiara addormentata tra le braccia di Alessio, quella che non importa se fai nuoto o pallanuoto l’importante è che ci sei e stai bene e se sei un giovane della pallanuoto vai alle feste perché le nuotatrici sono troppo belle, quella diretta da Roberto De Pascale che fino all’ultimo si è occupato di noi al meglio, quella fatta di persone che mi hanno fatto sentire come se fossi a casa e come se fossi nato e cresciuto li a suon di risate, pasta con la pancetta, chiacchiere su chiacchiere e la tentazione di un mirto sardo.
Una storia di persone, di sport, una storia di quelle che non hanno prezzo, una storia semplicemente Sportiva, Sturla.